Il ferro (Fe) è
sicuramente uno dei microelementi più importanti perché interviene
attivamente nei processi di respirazione, di fotosintesi e di
trasformazione dei nitrati. Solitamente è presente in misura elevata
nel terreno, nonostante ciò le piante possono mostrare i sintomi
della carenza di ferro. Infatti, non è sufficiente che il ferro ci
sia, ma deve anche essere presente in una forma che le piante
riescano ad assorbire. Deve essere, cioè, “ferro disponibile” |
Come riconoscere la carenza di ferro
Il ferro
è poco disponibile quando il terreno presenta una o più di queste
caratteristiche:
- il pH è
superiore a 6,2-6,5;
- nel
terreno c’è un eccesso di fosfati;
- nel
terreno c’è poca sostanza organica umificata;
- il
terreno è eccessivamente calcareo;
- altri
elementi come il rame e il manganese sono presenti al di sopra della
norma.
Non è
facile diagnosticare la carenza di ferro, perché i sintomi sono
simili a quelli di altre fisiopatie. La manifestazione più tipica,
comunque, è l’ingiallimento internervale delle foglie apicali: le
foglie più giovani presentano una diffusa colorazione gialla, tranne
le nervature che rimangono verdi. |
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Foglia con problemi
di clorosi ferrica.
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Prevenire la
carenza di ferro
Per prevenire la
carenza di ferro si devono seguire tre regole fondamentali:
- tenere d’occhio il
pH del terreno ed il suo contenuto di calcare;
- concimare con
letame maturo o con prodotti ad elevato contenuto di sostanza organica;
- scegliere varietà
di ortaggi più adatti alle caratteristiche del terreno.
Curare la carenza
di ferro
Se la carenza si
manifesta durante la fase vegetativa si può intervenire in questo modo:
- somministrare al
terreno un prodotto a base di ferro di facile assimilazione;
- nebulizzare un
prodotto a base di ferro specifico per applicazioni fogliari;
- spesso risulta
utile anche un apporto di potassio, perché ha la capacità di favorire
l’assorbimento del ferro da parte delle piante.
Dal punto di vista
commerciale sono reperibili prodotti che vanno sotto il nome di FERROCHELATI, di
varie marche ma tutti basati sugli stessi principi chimici. Chiedete presso il
vostro Garden Center preferito. |
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Coltivare il
Gombo
Un
ortaggio dai molti nomi: Okri, Bamia, Quiabo
Coltivare l’orto Editrice 2013
48 pagine. Formato 17x24
Prezzo euro 6,00
Il gombo, che cos’è.
Provenienza. Habitat. I nomi. Proprietà ed effetti. Varietà.
Esigenze di coltivazione in Italia: innaffiatura,
concimazione, pacciamatura, sfogliatura, rincalzo,
scerbatura, potatura, tutoraggio. Semina: preparazione del
terreno, semiona diretta, semina in vivaio, diradamento,
quanti semi, quando spunta. Il trapianto. Parassiti e
malattie. Raccolta, utilizzo, conservazione. Il gombo in
cucina. Alcune ricette. Dove trovare i semi. Indice
analitico.
PER SAPERNE DI PIU'
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Una pianta di bieta
correttamente colorata |
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Questa bieta più
gialla non soffre di clorosi ferrica, ma di una semplice carenza di
azoto. Peraltro, esistono varietà di bieta a fogliame più chiaro. Si
nota chiaramente che non si tratta di carenza di ferro perché sono
assenti i tipici ingiallimenti internervali
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Come
equilibrare le carenze di ferro e ovviare a tutti i problemi del
terreno
L’apporto
di compost rende il terreno neutro,cioè riequilibra il pH.
Aggiunge al terreno sostanze unificanti, ne migliorala granulometria
e lo rende più atto ad assorbire e trattenere l’acqua e le sostanze
nutritive. Produrre da soli il compost da spargere sul terreno dle
proprio orto rappresenta l’azione principale per avere un terreno
sano e fertile. |
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L'ortensia è una pianta che soffre spesso di clorosi ferrica. Si
notano benissimo gli ingiallimenti del tessuto fogliare, mentre le
nervature restano verdi
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