domenica 9 febbraio 2014

La dorifera, bella ma insidiosa

La dorifera,  bella ma insidiosa

La Dorifora (Leptinotarsa decemlineata) è un coleottero che nell’orto attacca violentemente le piante della famiglia delle Solanacee, cioè patate, melanzane e più raramente peperoni.  E’ originario del nord America. In Europa è arrivato all’inizio del secolo scorso, comparendo dapprima in Francia e poi estendendo sui a tutto il continente. In Italia ha cominciato ad essere segnalato verso la fine della seconda guerra mondiale (anni 40)

Gli adulti della Dorifora sono rivestiti da una bella livrea gialla e nera, e raggiungono le dimensioni di 8-12 cm di lunghezza. Le larve, di colore arancio e con due file di punti neri sul dorso, nascono in primavera da uova deposte sul margine inferiore delle foglie. Inizialmente sono piuttosto piccole (1-2 mm) crescono rapidamente divorando tutto finché si affondano nel terreno per diventare adulti. Nei mesi di luglio e agosto si sviluppa la seconda generazione di larve che, una volta diventate adulte, passano l’inverno sottoterra.

La Dorifera è un coleottero bello da vedere, ma è meglio non trovarselo nell'orto.
 
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Le basi dell'orto. La concimazione

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La dorifora attacca preferibilmente la patata, ma non disdegna affatto la melanzana, il pomodoro, il peperone. Si nutre delle foglie ed è capace di ridurre una pianta a scheletro in un paio di giorni. La sua azione si manifesta attraverso una erosione evidente delle foglie operata dalle piccole larve arancioni. L’aggressione di questo parassita porta la pianta alla morte, o alla produzione di frutti piccoli e stentati.

La difesa è operata, a livello professionale, con insetticidi. Si può anche ricorrere alla lotta biologica con il  Bacillus thuringiensis  efficace  nel controllo delle giovani larve di Coleotteri, fra cui la Dorifora,

Le larve di dorifora sono contraddistinte dal colore aranciato e dalle file di punti neri sul dorso.
 
 
 

Nei piccoli orti si può fare la prevenzione ricorrendo frequentemente alla pratica di esaminare il margine inferiore delle foglie, eliminando immediatamente quelle che rivelano la presenza di uova. Queste si presentano come aggregati di cilindretti gelatinosi di un colore fortunatamente visibili, sul giallo.

La pratica di esaminare la parte inferiore delle foglie va seguita con tutte le verdure perché i parassiti che vi depongono le uova sono di diverso tipo: basti per tutti citare la farfalla cavolaia, che per tutte le Crucifere rappresenta un pericolo analogo a quello della dorifora per la Solanacee.

Un gruppo di larve di dorifora aggredisce una foglia di patata.
 
 
 
 
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Le basi dell'orto. La concimazione

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Piccoli amici dell’orto: come attirare le coccinelle

Piccoli amici dell’orto:     come attirare le coccinelle

Nella lotta biologica ai parassiti dell’orto una funzione importante la svolgono gli insetti entomofagi. cioè quelli che si nutrono di altri insetti; ricordiamo che i maggiori danni alla nostre coltivazioni sono dati, invece, dagli insetti fitofagi, cioè quelli che si nutrono delle piante. La coccinella è un entomofago tra i più voraci e tra i più apprezzati in orticoltura biologica. La presenza delle coccinelle tiene lontani moltissimi parassiti dai nostri ortaggi, come pomodori, fagioli, e tutti gli altri

 

Le coccinelle sono insetti accompagnati dalla fama di essere portafortuna, per questo destano simpatia anche nelle persone che solitamente provano repulsione per gli insetti. Non è escluso che la loro fama sia nata proprio negli ambienti agricoli, da sempre coscienti dell’aiuto dato da questi insetti nella protezione delle coltivazioni.

Esistono coccinelle con una grande varietà di numeri di punti, a partire da due soli (adalia bipunctata)
 

Oggi esistono dei produttori di coccinelle, presso i quali è possibile acquistarle per diffonderle nelle coltivazioni.  Una specie disponibile è la Adalia bipunctata, coccinella a due punti. Vengono vendute anche in piccole confezioni da 50 o 100 larve, a prezzi sostenibili.  Per esempio si possono trovare presso

 http://www.agriemporio.com/ 

Tuttavia le coccinelle vivono anche in natura, per quanto decimate dai pesticidi sparsi in maniera indiscriminata sulle coltivazioni agricole industriali;  in un piccolo orto può esser preferibile  attirare quelle vaganti anziché procedere all’acquisto, tenendo conto che ne bastano poche per proteggere un orto di qualche decina di metri quadrati.

La larva di coccinella è vorace quanto l'adulto. Se vedete un insetto simile attorno a una colonia di afidi, sappiate che vi sta aiutando. Le sue dimensioni reali sono da1 a 20 mm, cioè un pò più grande della forma definitiva
 

Per attirare le coccinelle si può ricorrere alla coltivazione, nell’orto, di piante a loro gradite, non tanto perché se ne cibano quanto piuttosto perché sono attratte da qualche aroma particolare. Le piante che più le attraggono sono  il rafano o cren e i gambi recisi dei cavolfiori o broccoli.

Adalia bipunctata, spesso commercializzata. Vi verranno vendute le larve.
 
 

Calendario lunare dell'orto 2014

40 pagine. Formato 17X24. Illustrato

Accanto alle semine previste per ogni periodo vengono presentate una serie di note di lavoro. Un prontuario ecologico fornisce indicazioni e ricette sulla confezione di preparati naturali per la lotta ai parassiti. La rubrica dei Consigli suggerisce molte pratiche e metodi, frutto di esperienze consolidate, per facilitare il lavoro nell’orto. Oltre alle semine vengono segnalati, mese per mese,  gli altri lavori tipici del periodo, in luna calante o crescente.  

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Quando raccogliete i cavoli non estirpate tutti i gambi ma lasciatene qualcuno nel terreno, recidendo la testa del cavolo alla base. Sul gambo rimasto si fa uno spacco a croce. Questo consentirà, in primavera, l’emissione di nuovi capolini che non saranno certamente abbondanti come i primi ma, considerando il periodo della raccolta cioè marzo-aprile, verranno utili in un momento in cui di verdure non ce ne sono molte; un effetto secondario, ma non troppo, sarà quello di attirare i preziosi insetti

Così pure il rafano, una pianta perenne che si può coltivare anche in vaso, distribuito nei punti strategici del confine sarà un richiamo allettante. Il rafano fornisce delle radici piccanti molto gustose che possono essere utilizzate in salse per le carni arrosto, o anche grattate direttamente su piatti come i bolliti.

Il rafano ha la proprietà di attirare le coccinelle nel vostro orto.
 
 
 
 
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sabato 8 febbraio 2014

Primo soccorso nelle intossicazioni da prodotti per l’agricoltura

Primo soccorso nelle intossicazioni da prodotti per l’agricoltura

Talvolta ci illudiamo che, operando su piccole superfici per un tempo brevissimo, possiamo trascurare le norme prudenziali. In effetti anche una contaminazione minima e temporanea può dare seri problemi

Riporto in questo post alcune avvertenze riprese da una pubblicazione della Bayer, “Manuale di giardinaggio 2007”. Dallo spesso opuscolo sono anche riprese le illustrazioni. Ciò premesso, riporto i consigli della nota casa.

Se non avete usato i guanti e avete toccato il prodotto con le mani, lavatele accuratamente per 10-15 minuti.
 

La regola più importante in caso di presunta intossicazione è mantenere la calma, e non fare cose che potrebbero essere potenzialmente più dannose che utili. In particolare:

 

Evitate di bere o somministrare latte. Il latte favorisce l’assorbimento di alcune sostanze, e può aggravare l’intossicazione.

 

Non provocate il vomito, e non fate bere acqua salata per provocarlo. L’inalazione del proprio vomito può causare polmoniti chimiche, che potrebbero essere ancora più gravi dell’avvelenamento.

 

In caso di contatto con la pelle lavate immediatamente e accuratamente con acqua e sapone.

 

In caso di contatto con gli occhi lavateli immediatamente mantenendoli aperti con acqua corrente per 10-15 minuti. Non usate pomate o colliri senza aver consultato un medico.

 

Tenete a portata di mano la confezione del prodotto e consultate un medico oppure un Centro Antiveleni.

 
In caso di necessità è possibile consultare un Centro Antiveleni. Prima di farlo mettete a portata di mano la confezione del prodotto, sulla cui etichetta sono riportate le sostanze di base.
 
 
 
Risparmiare con il compost
144 Pagine. Formato 14X21 cm. Illustrato
Euro 13,20.  Vedi prezzo scontato

Una famiglia di 3-4 persone con un orto-giardino di ordinaria grandezza può produrre ogni anno 5 quintali di rifiuti organici dai quali si ricavano comodamente 2 quintali di compost, pari a dieci sacchetti di terriccio da giardino da 50 litri. Questo riduce praticamente a zero le spese per acquisto di fertilizzanti. Inoltre, molti Comuni offrono sconti e facilitazioni a chi composta in proprio. Questo libro è un manuale completo per il riciclo dei rifiuti domestici e del giardino. Illustra tutte le tecniche per ottenere gratuitamente un ottimo fertilizzante e  ammendante dei terreni. E’  arricchito da schede, tabelle e immagini che guidano il lettore nella produzione del compost sia nel giardino sia sul balcone di casa, anche con una compostiera autocostruita.

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Dal sito www.angelini.it ecco un elenco dei maggiori Centri Antiveleni in Italia, attivi 24 ore su 24:

 

Bologna

Ospedale Maggiore

Via Largo Negrisoli 2 - tel. 051/6478955


Catania

Ospedale Garibaldi Centro Rianimazione

Piazza S. Maria Gesù - tel. 095/7594120

 

Cesena

Ospedale Maurizio Bufalini

Viale Ghirotti - tel. 0547/352612

 

Chieti

Ospedale Sant.ma Annunziata

tel. 0871/345362

 

Genova

Ospedale Gaslini - 010/3760873

Ospedale San Martino

Via Benedetto XV, n. 10 - tel. 010/352808

 

La Spezia

Ospedale Civile S. Andrea

Via Vittorio Veneto - tel. 0187/533296

 

Lecce

Ospedale Regionale Vito Fazzi

Via Moscati - tel. 0832/351105

 

Messina

Unità degli Studi di Messina

Villag. Santissima Annunziata - tel. 090/2212451

 

Milano

Ospedale Niguarda Ca' Grande

Piazza Ospedale Maggiore 3 - tel. 02/66101029

 

Napoli

Ospedali Riuniti Cardarelli

Via Antonio Cardarelli 9 - tel. 081/5453333

Istituto Farmacologia e Tossicologia

Via Costantinopoli 16 - tel. 081/459802

 

Padova

Istituto di Farmacologia Universitaria

Largo Egidio Meneghetti 2 - tel. 049/931111

 

Pordenone

Ospedale Civile Centro Rianimazione

Via Montereale 24 - tel. 0434/399698

 

Reggio Calabria

Centro Rianimazione Azienda Ospedaliera "Bianchi - Melacrino - Morelli"

Via G. Melacrino - tel. 0965/811624

 

Roma

Policlinico Agostino Gemelli

Istituto di Anestesiologia e Rianimazione

Largo Agostino Gemelli 8 - tel. 06/3054343

Policlinico Umberto I

Viale del Policlinico - tel. 06/490663

 

Torino

Università di Torino

Via Achille Mario Dogliotti - tel. 011/6637637

 

Trieste

Istituto per l'Infanzia

Via dell'Istria 65/1 - tel. 040/3785373

 
 
 

martedì 4 febbraio 2014

Orto biologico. Verdure più sane evitando l’accumulo di nitrati

Orto biologico. Evitare l’accumulo di nitrati
 

Consumando quotidianamente frutta e verdura assicuriamo al nostro organismo un giusto apporto di sali minerali, fibre, vitamine. L’AIRC (Associazione per la ricerca sul cancro) raccomanda di inserire almeno cinque porzioni tra frutta e verdura nella dieta giornaliera. In questi alimenti, però, e specialmente nelle verdure, si può nascondere il pericolo di una presenza eccessiva di nitrati

Questo deriva da concimazioni sbagliate, ed è importante che qualsiasi hobbista dell’orto, convinto di lavorare per mangiare cibi sani, conosca il problema per evitarlo.

Si tratta di un problema poco conosciuto che può essere prevenuto con l’adozione di semplici accorgimenti e soprattutto praticando una concimazione corretta ed equilibrata.

I fagioli sono tra le verdure che assorbono quantità molto basse di nitrati
 

Il nitrato è un sale minerale molto diffuso in natura, nei suoli, nelle acque e nei vegetali; le piante lo assorbono direttamente dal terreno e lo utilizzano per i processi metabolici necessari alla loro crescita.

Il nitrato di per sé ha una tossicità bassissima ma i processi digestivi lo trasformano in nitrito che, se assunto in dosi eccessive, può diventare nocivo. Una delle malattie possibili è il morbo blu, che procura alla carnagione un colore azzurrognolo. Questo inconveniente può interessare i bambini fino a 6 mesi, mentre l’adulto è più protetto.

Il nitrito può anche combinarsi con altri composti azotati presenti nello stomaco, contribuendo a  gravi  patologie dell’apparato digerente. Questi effetti si accentuano nei fumatori.

Una concimazione equilibrata consente di ottenere verdure realmente biologiche
 

Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) la dose massima giornaliera assumibile di nitrati è di 3,7 mg per kg di peso corporeo.
Gli ortaggi veicolano nell’organismo oltre iol 70% dei nitrati, mentre il resto può essere assunto nell’acqua che beviamo, che può essere contaminata specialmente dalle concimazioni azotate agricole che arrivano ad inquinare le falde acquifere. Inoltre possiamo assumere nitrati attraverso il latte, se le mucche sono state alimentate con foraggio ad elevato contenuto di  nitrati; spesso anche da carni, pesce e salumi, addizionati con nitrati in funzione antibatterica.

I pomodori sono tra le piante che assorbono meno quantità di nitrati
 
 

 


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Uso dei concimi
organici e chimici
con la ricetta per ogni ortaggio
, anche in vaso. Fertilizzare il terreno  con il compost

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L’orto classico è sempre stato coltivato su aree di terreno concimate ogni anno, ripetutamente, tramite l’aggiunta di concimi organici, come le deiezioni animali. Per questo, quando si parla di terra da orto, si intende una terra ben grassa e fertile. Purtroppo negli ultimi decenni diversi fattori hanno fatto sì che gli ortaggi venissero coltivati in terreni sempre meno fertili: da qui l’esigenza di aggiungere elementi nutritivi a base di concimi chimici. Anche nei piccoli orti domestici diventa sempre più difficile fornire annualmente le dosi minime necessarie di concimi organici, per diversi motivi quali i problemi di gestione pratica e igienica degli stallatici, la difficoltà di reperimento dovuta alla rarefazione delle stalle e, nelle zone più abitate, i problemi di convivenza con il vicinato. Gli ortaggi sottraggono grandi quantità di nutrimento al terreno, la cui fertilità va integrata ad ogni nuova coltivazione; dunque, oltre a soffermarsi sulla concimazione organica, questo libro esplora anche le tecniche di concimazione chimica.
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Gli ortaggi accumulano nitrati in modo diverso secondi le specie: la presenza particolarmente accentuata negli ortaggi a foglia, nei quali le foglie più esterne possono contenere concentrazioni anche doppie rispetto a quelle interne.

Anche gli ortaggi coltivati in condizioni di scarsa luce o temperatura troppo bassa accumulano nitrati in maniera superiore, perché in tali condizioni il loro metabolismo non funziona correttamente.
Gli ortaggi coltivati al sole contengono percentuali di nitrati sensibilmente più basse.
I broccoli assorbono basse quantità di nitrati
 

A parità di condizioni, gli ortaggi che hanno un contenuto di nitrati molto basso sono aglio, asparago, anguria e melone, carciofo, cipolla, fagiolino, melanzana, peperone, pisello, pomodoro.

Hanno un contenuto di nitrati basso o medio il broccolo, il cavolfiore , la cicoria catalogna, la zucca e la zucchina.

Invece hanno un contenuto alto la cicoria da foglia, il finocchio, il porro, il prezzemolo, l’indivia riccia e scarola.

Gli ortaggi con un contenuto elevato di nitrati sono la bieta a coste, la barbabietola, la lattuga, il ravanello, la rucola, il sedano, lo spinacio e la valeriana.

Il finocchio è soggetto all'assorbimento di alte quantità di nitrati
 

Infine, occorre notare che la presenza di nitrati negli ortaggi coltivati in ambienti protetti è generalmente più alta di quelli coltivati all’aperto. Di conseguenza, le verdure di stagione coltivate  nel sole dell’Italia sono meno esposte a questo problema.

Naturalmente il consumo delle verdure ha pregi e vantaggi enormemente superiori agli inconvenienti, quale può essere quello dei nitrati. Dunque, lungi dal voler demonizzare l’uso delle verdure, dobbiamo semplicemente usare alcuni accorgimenti pratici nel consumo, ma soprattutto nella coltivazione: come suggerito più sotto dobbiamo curare molto l’aspetto della concimazione.

La bieta potrebbe contenere nitrati in quantità elevata
 
 

 

 

Precauzioni da adottare per il consumo

Evitate di consumare le foglie più esterne degli ortaggi a foglie;

consumate preferibilmente verdure di stagione;

raccogliere le verdure autunnali nel pomeriggio, se possibile in giornate di sole;

evitate di conservare a lungo nel frigorifero le verdure raccolte. 

La melanzana assorbe poco i nitrati, il prezzemolo invece molto
 

Precauzioni da adottare per la concimazione
Talvolta l’entusiasmo dovuto all’inesperienza ci porta ad esagerare nelle concimazioni, ritenendo che in tal modo otterremo ortaggi più belli ed abbondanti. In effetti la concimazione ha questo risultato, per questo viene praticata. Concimare l’orto significa aggiungere al terreno delle sostanze minerali (azoto, fosforo e potassio per lo più) che sono quelle di cui la pianta si nutre. Dunque, una concimazione fatta con questi elementi è biologica, perché non fa altro che aumentare la razione di cibo che la pianta assume già di per sé.

Però, come sappiamo, una alimentazione esagerata può provocare effetti negativi anche negli esseri umani, come per esempio l’obesità e tutte le complicazioni connesse.

Alimentando in modo spropositato le piante si ottiene una distorsione: la pianta assorbe dal terreno del nutrimento in più oltre il necessario, ma non lo utilizza, quindi il nutrimento eccedente non consumato resta nella pianta e lo assumiamo noi quando ce ne cibiamo. Il meccanismo è: concimazione esagerata, accumulo di nitrati nella pianta, accumulo di nitrati nel nostro organismo.

Che fare?
- Rispettate rigorosamente le dosi consigliate, specialmente nella concimazione delle verdure più soggette all’accumulo di nitrati, come le insalate e in genere tutti gli ortaggi a foglia;
- non coltivate a mezz’ombra ortaggi che richiedono il pieno sole. La mancanza di luce rallenta la capacità operativa delle foglie, perciò i nitrati si accumulano in misura maggiore;

- non concimate mai in prossimità della raccolta. Per esempio, nelle insalate da taglio, concimate solo subito dopo aver raccolto e non più fino al taglio successivo.

Struttura dello ione nitrato (da Wikipedia)
 
 
 
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